La storia dell’AVO comincia nel 1975, quando un lamento proveniente da un letto di corsia dell’ospedale del Policlinico di Milano, attira l’attenzione di un medico che sta attraversando il reparto. È un pomeriggio dell’estate del 1975 e il professor Erminio Longhini, primario medico dell’ospedale di Sesto San Giovanni, si avvicina al letto in cui giace una donna, che con un flebile ma insistente gemito continua a chiedere qualcosa di tanto semplice quanto indispensabile: un bicchiere d’acqua.

Il professore vide che nessuno si era avvicinato per accogliere la sua richiesta. Le altre ricoverate erano indifferenti così come l’inserviente, che stava pulendo il pavimento al centro della sala. Quando il medico domandò a quest’ultima come mai non si preoccupasse di portare un po’ d’acqua alla povera signora, la risposta fu : «Non tocca a me». Questa affermazione fece a lungo riflettere il professor Longhini, che la sera stessa ne volle parlare ad un gruppo di amici, i quali proprio in quel periodo si ritrovavano regolarmente per cercare di dar vita a “qualcosa” che portasse solidarietà, aiuto materiale e sostegno morale a chi si trovasse nel bisogno. Questo “qualcosa” si concretizzò nella risposta a quella domanda: “toccava a loro” creare un’associazione di persone che si sarebbero occupate di altre persone, più sfortunate, in condizioni svantaggiate, curate sì con professionalità e responsabilità, ma spesso in ambienti spersonalizzanti che le consideravano solo come “organi malati da curare” o peggio ancora come “numero di posto letto”…

Così nacque l’AVO. Alla fine degli anni Settanta, nuove AVO si formavano un po’ ovunque e l’associazione stava assumendo un peso rilevante prima imprevedibile. Si diede allora inizio alla creazione di una federazione a livello nazionale che fosse in grado di realizzare il collegamento tra le associazioni, di facilitare lo scambio delle esperienze, di dare impulso ad una crescita comune ed anche di far fronte ai problemi pratici che si presentavano sui diversi territori: il 18 luglio 1980 nacque ufficialmente a Milano la Federavo. Da quella richiesta di un bicchiere d’acqua l’AVO ne ha fatta di strada: attualmente esistono oltre 240 sedi AVO in tutta Italia, in cui operano 30.000 volontari, che prestano 3.000.000 ore di servizio all’anno.